Oggi, 27 marzo, è il giorno della donna CAPOVERDIANA!!! Volando tra i miei pensieri, mi è uscita questa poesia pensando alle nostre nonne, alle nostre madri ma soprattutto a mia cugina che sta combattendo una grandissima battaglia, quella del cancro. Così le dedico questa poesia:

Uno, due, tre, senti il ritmo del Batuque!
Ecco la donna capoverdiana,
che sorregge il nostro arcipelago nel firmamento.
Nell’ombra, splende!
Con i suoi colori,
fa brillare il cuore dei non credenti.
Oh, criola! Chiudi i tuoi segreti,
sotto sette chiavi.
Apri il tuo cuore verso i quattro venti,
Piangi sul terreno secco per far crescere i fiori.
Alza i piedi, sbatti sulla terra marrone il tuo dolore.
Chiudi il pugno e urla il tuo malcontento,
Sbatti i tuoi panni ed alza la polvere del pentimento.
E sul pensiero “dos Malcriados”,
risorge come il sole dell’infinito.
Batti le mani e sveglia il mondo,
e sii il volto femminile di Dio.
Qamar